Lenti da vista per ogni esigenza e difetto visivo 

Le lenti da vista sono diverse in funzione del difetto visivo che si deve correggere.
Possono essere sferiche e correggere quindi solo i difetti visivi quali miopia (lenti negative), ipermetropia (lenti positive) o presbiopia (lenti positive), oppure toriche e correggere anche l’astigmatismo (che può essere positivo o negativo).
Si possono inoltre suddividere in base al materiale con cui sono realizzate: i due principali sono il materiale organico (infrangibile, comunemente chiamato anche plastica), oppure minerale (vetro o titanio).
Le lenti organiche sono in resina , leggere e resistenti agli urti, si rigano un po' più facilmente rispetto alle lenti in vetro. Al giorno d'oggi si usano ormai nel 90% dei casi poiché sono molto più sicure e la trasparenza, soprattutto negli alti indici, è uguale a quella del vetro.
Le lenti in vetro, invece, non sono infrangibili ed hanno un peso specifico elevato ma sono molto resistenti ai graffi e si mantengono trasparenti a lungo nel tempo. Sono meno usate rispetto al passato poiché se cadono si possono rompere ma possono essere consigliate, ad esempio, a chi lavora in ambienti molto polverosi. 

Lenti fotocromatiche

Sono lenti che, se esposte alla luce solare o, più in generale, a radiazioni UV, si scuriscono. Una volta che l'irradiazione di raggi UV scompare ritornano gradualmente trasparenti.
Queste lenti proteggono dal riverbero solare come gli occhiali da sole. L'unica eccezione è costituita dall' abitacolo di un'automobile, poiché il vetro di un parabrezza blocca oltre il 99% della luce UV quindi, in questo contesto, la lente rimane abbastanza chiara. In questo caso esiste una soluzione alternativa: una lente che diventa scura anche all'interno dell'abitacolo, partendo però da una base più scura rispetto alle lenti fotocromatiche tradizionali.
Donna indossa occhiali con lenti Transitions

Trattamento anti-riflesso

Normalmente non tutta la luce attraversa la lente, una parte viene riflessa verso gli occhi creando un disturbo visivo. Il trattamento antiriflesso permette di ridurre notevolmente questo fastidioso fenomeno, rendendo la lente più trasparente. E' un trattamento consigliato a chi è obbligato a portare gli occhiali tutto il giorno, a chi guida (soprattutto di notte) e a chi trascorre molto tempo davanti al computer. E' importante ricordare che la qualità, la trasparenza e la durata dell'antiriflesso dipendono da quanti strati di trattamento vengono applicati sulla lente (le lenti migliori hanno 17 strati o più, le più economiche 3).
Un nuovo trattamento, nato dall'esigenza di chi trascorre molto tempo in ambienti chiusi ed è esposto alla luce dei LED o degli schermi di televisori, computer e tablet, è quello che filtra le lunghezze d'onda del blu e del viola, rendendo la lente molto riposante. Viene definito 'trattamento intelligente’ perché filtra – sia frontalmente che dalla superficie interna della lente – solo la luce nociva per la salute degli occhi. Consente, invece, il passaggio della luce benefica per il benessere dell’organismo e per la visione.

  Trattamento anti-appannamento

Permette alle lenti di appannarsi molto meno quando indossate la mascherina o quando in inverno passate dal freddo al caldo.

Trattamento anti-uv e luce blu viola nociva

Permette di filtrare i raggi ultravioletti (principalmente UV-A e UV-B, sia quelli diretti sia quelli riflessi dalla superficie interna delle lenti) e la luce blu viola nociva che è presente in tutti i dispositivi elettronici e con luci led e che può causare insonnia o affaticamemto visivo.

Trattamento indurente

Viene eseguito sulle lenti in resina e permette alla lente di rigarsi meno facilmente. Non esiste comunque la lente che non si graffia, soprattutto se usata e pulita in maniera scorretta, per questo è improprio chiamare questo trattamento “antigraffio”. Il trattamento indurente accompagna sempre il trattamento antiriflesso.
Prima e dopo di due lenti trattate per indurimento

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