Quattro consigli utili se sei miope
"Sono miope, posso guarire?"
Questa è una domanda che ci viene posta spesso e la risposta purtroppo è no, non si guarisce e non c'è una cura. Però ci sono dei comportamenti che la persona miope può mettere in atto per cercare di non peggiorare.
POSSO EVITARE CHE PEGGIORI LA MIOPIA?
Sì, oltre ad alcuni comportamenti che si possono adottare e che spiegheremo più avanti, ci sono anche delle altre soluzioni possibili per evitare il peggioramento delle gradazioni. Per i bambini esistono delle lenti per occhiali chiamate Stellest (ne abbiamo qui) ma al giorno d'oggi esistono anche delle lenti a contatto morbide e semirigide studiate per il contenimento della miopia (oltre alla instillazione controllata di Atropina, di competenza e su prescrizione però del medico- oculista). Ogni soluzione, ovviamente, va studiata caso per caso ed è assolutamente personalizzata.
QUALI SONO I COMPORTAMENTI DA ADOTTARE PER EVITARE CHE PEGGIORI?
I comportamenti corretti sono principalmente tre.
Il più importante è quello di passare del tempo all'aria aperta nelle ore di luce. E' stato dimostrato infatti che il sole, stimolando la produzione di Vitamina D, contribuisce al corretto sviluppo del bulbo oculare. L'occhio miope, infatti, è un occhio un po' più lungo del normale e un corretto apporto di vitamina D può aiutare a mantenerne la lunghezza.
Il secondo comportamento è legato al tipo di visione che abbiamo al giorno d'oggi. Stiamo infatti via via abituando i nostri occhi ad una visione molto ravvicinata (poiché passiamo molte ore davanti a smartphone e pc) e questo causa affaticamento visivo. Sebbene non sia ancora ben dimostrata la correlazione tra sforzo e miopia, è sicuramente non consigliabile non affaticare troppo la vista e staccare spesso gli occhi dallo schermo aiuta a ridurre l'affaticamento e lo sforzo visivo.
Il consiglio è quello di seguire la regola del 20/20/20, staccare cioè lo sguardo ogni 20 minuti e per 20 secondi guardare un punto situato a 20 piedi (circa 6 metri).
Il terzo comportamento corretto è quello di non tenere il piano di lavoro (che può essere il computer, ma anche lo smartphone o un libro) troppo vicino agli occhi. La distanza corretta di lavoro, mediamente, è tra i 40 ed i 60 cm.
L'ultimo consiglio (ma non il meno importante) è di tenere sempre le gradazioni aggiornate, è stato infatti dimostrato che la sottocorrezione (ovvero mantenere gradazioni più basse di ciò che l'occhio richiede) causa un allungamento del bulbo oculare e quindi un aumento della gradazione miopica.
Naturalmente queste sono indicazioni generali ed ogni persona va valutata caso per caso ma sono sicuramente dei consigli utili a tutti.
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